Al giorno d’oggi è possibile recensire quasi tutto online: libri, alberghi, ristoranti, prodotti e servizi di ogni genere. Allo stesso modo, esprimiamo un giudizio anche su chi si prende cura della nostra salute. Le recensioni che leggiamo online sono una fonte di informazione che orienta sempre di più il nostro modo di agire e le nostre scelte.
Nell'era del mondo digitale e dei progressi tecnologici, le aziende sanitarie devono necessariamente lavorare per essere all'avanguardia e fornire ai propri pazienti le risposte adatte alle loro esigenze, in uno scenario che continua costantemente ad evolversi. Uno dei modi per continuare a distinguersi nel settore ed innovarsi è focalizzare il proprio lavoro sull'esperienza fornita ai pazienti che fruiscono dei servizi offerti dalla propria azienda.
Con l’offerta sempre crescente di soluzioni digitali che coinvolgono trasversalmente tutti i settori, l'uso dei portali per gli utenti di un’azienda è ormai imprescindibile per poter raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Lo stesso vale per il settore sanitario, all’interno del quale il portale per i pazienti è uno strumento sempre più diffuso fra le organizzazioni e le strutture assistenziali.
I sistemi sanitari stanno oggi esplorando modi diversi di utilizzare le piattaforme di big data e di Intelligenza Artificiale (IA) per l'analisi predittiva attraverso le nuove soluzioni digitali. Si sta così passando dal semplice utilizzo dei dati per analizzare avvenimenti già avvenuti all'utilizzo di queste informazioni per prevedere in modo più affidabile cosa accadrà.
Con l’evoluzione dell’assistenza sanitaria verso trattamenti sempre più personalizzati, le informazioni che descrivono caratteristiche, preferenze e abitudini dei pazienti non sono più soltanto dei dati statistici per come erano considerati in passato, ma rappresentano nozioni fondamentali che servono a delineare i profili dei pazienti abituali di un centro medico o dei potenziali tali.
Dopo lunghi mesi di lavoro, lo scorso 25 febbraio il Ministero della Salute ha trasmesso alle Regioni i nuovi standard per l’assistenza sanitaria sul territorio che indicano come dovranno essere organizzate e con quanto personale le cure sul territorio nazionale. I punti sono contenuti nella bozza del DM 71, il decreto ministeriale che rappresenta la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale ed ha tratto ispirazione dal nuovo Patto per la Salute.
L’offerta dei servizi assistenziali nel settore sanitario è oggigiorno maggiore della domanda: un paziente che deve scegliere un centro medico a cui affidare la propria salute si trova davanti a moltissime opzioni tra cui scegliere. Perciò ogni dettaglio in grado di rendere l’esperienza del paziente maggiormente soddisfacente può determinare la scelta di una struttura sanitaria piuttosto che un’altra.
Ad oggi, la gestione della presenza online e di quella fisica di un’azienda rappresentano due facce della stessa medaglia. Il mondo sanitario non fa certo eccezione e, nel tempo, la quasi totalità degli attori italiani ha costruito, più o meno timidamente, il proprio sito web.
Nel settore sanitario, la crescita di un’azienda che offre servizi assistenziali avviene grazie a molteplici esperienze positive e significative dei pazienti.
In pieno periodo festivo ci permettiamo di sognare in grande: oggi parleremo del futuro delle tecnologie digitali applicate al mondo della sanità. Avete mai sentito parlare di Internet of Things (IoT)? E di Internet of Medical Things (IoMT)?
Nel marketing sanitario, il “branding” definisce il processo effettuato dalle aziende di settore per differenziare la propria offerta da altre analoghe e fa riferimento all'applicazione delle tecniche di marketing che servono ad aumentare il valore percepito dal consumatore rispetto ad una determinata azienda (marca) o servizio fornito. Gli operatori del marketing sanitario lavorano per attribuire alla marca la "promessa" implicita di qualità che il paziente si aspetta dal servizio, determinandone così l'acquisto o fruizione nel futuro.
Come mai il mondo dei sistemi informatici (SI) sanitari è da sempre carente di proposte ed aziende innovative? Quando un cliente mi chiede suggerimenti sulle aziende o sull’offerta dei sistemi informativi attualmente presenti sul mercato della sanità privata, mi ritrovo in un palese imbarazzo: la risposta non è per nulla scontata.
La Lead Generation è quell’insieme di tecniche di marketing che consentono ad un’azienda di generare contatti e potenziali clienti. Acquisire nuovi contatti tramite il processo di Lead Generation vuol dire costruire relazioni e guadagnare fiducia di nuovi clienti mese dopo mese, per far sì che questi scelgano il prodotto o il servizio offerto dall’azienda. Ogni nuovo potenziale cliente, cioè un lead, rappresenta un’opportunità per l’azienda di generare nuovo business.
Il settore sanitario ha subito importanti cambiamenti nelle politiche di gestione e nei modelli di business negli ultimi anni, da quando il paziente è stato posto al centro dell’assistenza sanitaria e da quando il digitale è diventato parte integrante dei processi. Questi cambiamenti hanno spinto le aziende sanitarie a esaminare nuove metriche e nuovi strumenti per valutare se soddisfano gli standard moderni di prestazione.
Come ogni anno, TuoTempo ha partecipato alla nuova edizione del Digital Health Summit. Anche se anche questa edizione, a causa del Coronavirus, si è tenuta in remoto, non ha mancato di trattare temi interessanti e argomenti di primo piano riguardo la sanità di oggi e di domani. In questa occasione abbiamo avuto modo di parlare di sanità digitale da un punto di vista “analitico”, parlando cioè di dati e risultati tangibili che noi stessi abbiamo condotto sui nostri partner. Sono emerse, nel corso dell’intervento tenuto da Corrado Tritto, Country Manager TuoTempo Italia, quattro direttrici di sviluppo ad alto impatto nel panorama della sanità digitale 2.0 che riproponiamo qui di seguito.
Il settore della sanità è tra i più importanti temi di ricerca online in Italia e nel mondo. Secondo l’ultimo report condotto da Bain & Company sull’impatto del digitale nel mercato healthcare, in Italia si effettuano circa 4 miliardi di ricerche sul tema salute ogni anno, posizionandosi solamente dopo Stati Uniti e Gran Bretagna.
In tutte le strutture Sanitarie, pubbliche o private, gli appuntamenti presi e non rispettati, comunemente identificati con il termine “No Show”, generano considerevoli problemi, in primis di natura contabile, con un notevole impatto sulle fatturazioni per mancati guadagni. Nell’essenziale un “No Show” costituisce un problema organizzativo non di poco conto: basti considerare che il “No Show”, mentre difficilmente può essere reclamato dalla struttura sanitaria che lo ha subito, si traduce immediatamente in un costo non recuperabile, privando lo slot in agenda occupato della marginalità necessaria a sopperire i costi di esercizio.
L’aumento dell’attenzione e del coinvolgimento dei consumatori, uniti agli stravolgimenti causati dall’emergenza pandemica, ha guidato l’introduzione di nuove tecnologie e l’innovazione nel settore sanitario. Una conseguenza di questo trend in atto è il dispiegarsi di una vastissima gamma di opzioni assistenziali a portata di un paziente sempre più esigente e con aspettative sempre più alte. La facilità di accesso alle alternative concorrenti renderà l'insoddisfazione del paziente un fattore sempre più penalizzante.
A volte può essere difficile orientarsi nel mondo in continua evoluzione della sanità 2.0. I trend in atto sono molti e spaziano dalla telemedicina all’automazione delle comunicazioni, dalle prenotazioni online ai dossier digitali. È quindi utile fare una cernita delle strategie sanitarie che, essendo già state introdotte nel mercato da qualche tempo, hanno dimostrato risultati positivi consistenti nel tempo e che, quindi, hanno alte probabilità di migliorare il servizio sanitario erogato.
Da quando l’innovazione digitale ha coinvolto anche il settore sanitario, il suo impatto sul Patient Journey, ovvero il “viaggio” che il paziente compie durante il proprio percorso assistenziale, è stato decisivo.
Da qualche anno il numero degli user mobile a livello globale supera il numero degli utenti da desktop. Secondo l’indagine di Report Digital 2020, in Italia ognuno dei 50 milioni di utenti connessi detiene in media più di un dispositivo smart, la cui conta totale si aggira intorno agli 80 milioni. Inoltre, al contrario di quanto si potrebbe pensare, gli utenti dei dispositivi mobili passano l’86% del loro tempo su App dedicate e solo il 14% sui siti mobile.
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